Progetto MAP
Scheda di sintesi progetto MAP
Premessa:
La violenza perinatale è un tipo di violenza domestica (fisica, sessuale, psicologica, economica) subita da una donna durante la gravidanza e/o il primo periodo dopo la nascita del bambino. In Italia l’incidenza di casi di violenza durante la gravidanza fluttua fra lo 0.9% al 20.1%, pertanto anche riferendosi al dato di incidenza più basso si stima che potrebbero esserci da 6.000 a 25.000 gravidanze gravate da questo fattore di rischio ogni anno. Nonostante questa forma di violenza domestica abbia numerose ripercussioni in termini di salute sia sulle madri che sui bambini, la violenza perpetrata durante il periodo perinatale è spesso sottostimata e poco indagata nei Paesi Europei.
Finalità:
Il progetto MAP mira a migliorare la qualità dei servizi forniti alle vittime e alle potenziali vittime di violenza perinatale offrendo servizi di diagnosi precoce, prevenzione e supporto più efficaci e integrati.
Obiettivi:
- Rafforzare le risorse e capacità dei professionisti.
- Migliorare la raccolta dati sul fenomeno della violenza perinatale impiegando i sistemi socio-sanitari già esistenti e le migliori prassi già sperimentate in Europa.
- Incrementare l’efficacia dei trattamenti che intervengono sugli outcome negativi della violenza contro donne e bambini, aumentando la sicurezza delle vittime e prevenendo ulteriori forme di violenza.
- Incrementare la cooperazione fra gli attori rilevanti e migliorare l’integrazione degli interventi di operatori, strutture e servizi che si occupano di violenza e di salute.
- Diffondere protocolli di identificazione e trattamento del fenomeno della violenza perinatale nei piani di intervento sulla violenza domestica (GBV) già esistenti, aumentando l’attenzione delle istituzioni sull’argomento.
Attività:
- Ricerca preliminare: indagare le implicazioni e le caratteristiche del fenomeno nei diversi paesi, per comprendere le necessità formative dei professionisti.
- Sviluppo delle capacità e apprendimento reciproco: creazione di una cornice teorica e operativa comune attraverso lo sviluppo di materiale e attività formative per i vari professionisti coinvolti.
- Sviluppo e diffusione delle pratiche teoriche a livello locale, al fine di ratificare piani di intervento territoriali.
- Comunicazione e diffusione: campagna di comunicazione e diffusione delle attività utilizzando canali online e analogici.
- Valutazione dell’impatto.
Destinatari:
- Professionisti in ambito socio-sanitario e studenti di tali materie
- Responsabili politici a livello nazionale che si occupano di investimenti di risorse e misure istituzionali per un supporto specializzato alle vittime di violenza nei settori di assistenza socio-sanitaria
- Istituzioni del settore socio-sanitario che lavorano a livello locale e nazionale
Risultati attesi:
- Aumentare conoscenza e consapevolezza del fenomeno della violenza perinatale
- Incrementare le capacità di identificazione delle potenziali vittime
- Creazione di procedure standardizzate e uniformi
- Miglioramento dell’efficacia dei trattamenti, in una prospettiva metodologica nuova e olistica, di approccio integrato
- Miglioramento della capacità di utilizzo dei servizi già esistenti al fine di effettuare uno screening più efficace nei contesti pubblici.